Protocollo d’Azione

Gli Ambasciatori della Cultura della Pace sono nominati dall’Associazione Cultura della Pace di Sansepolcro e chiamati a essere testimoni, nel loro lavoro e nella loro vita, degli ideali che l’associazione porta avanti, facendo conoscere il lavoro del sodalizio, per rendere tale impegno visibile e auspicabilmente, imitabile.

L’impegno e l’azione di un Ambasciatore della Cultura della Pace si basa sul lavorare, attraverso la propria esperienza di vita, professionale e non, alla costruzione di solide relazioni sociali e umane che siano in grado di opporsi, un domani, alla formazione dell’immagine del nemico, (scambi culturali, religiosi, artistici ed economici su basi equo-solidali). Tra gli esempi che possiamo portare, evidenziamo quelli che ci sembrano i più icastici:

Es. A) Aiutare quanti si trovino in stato di bisogno (testimonial per aiuti umanitari);

Es. B) Farsi interpreti e testimoni di una corretta informazione, sufficientemente diffusa, per far prendere coscienza di problematiche reali che coinvolgono la società attuale o ampi settori di questa;

Es. C) Avere capacità di ascolto riguardo problemi e questioni di carattere sociale, riuscendo a sensibilizzare le coscienze.

In coerenza con la sua missione, volta a costruire e promuovere una cultura di pace, l’Associazione Cultura della Pace riconosce quali Ambasciatori, le persone che, legate a Sansepolcro, testimoniano e promuovono, attraverso il lavoro e la loro vita, il rispetto della dignità umana e dell'ecosistema, la cooperazione sociale ed il dialogo interreligioso, una nuova economia costruita su base etica, la promozione di una responsabilità verso la veridicità e affidabilità nei mezzi di informazione, la cultura della legalità, della pace e della nonviolenza. Trascendendo barriere etniche, nazionali e religiose, gli Ambasciatori della Cultura della Pace contribuiscono alla diffusione di tale orizzonte valoriale e alla realizzazione di un mondo dove le dimensioni fisica e spirituale della vita vengano armonizzate e dove, eventuali conflitti, siano risolti attraverso metodologie nonviolente e rispettose della diversità.

Il logo, realizzato da Valentina Vinci, rappresenta una tartaruga con i colori della Pace, perché alla Pace ci si arriva lentamente, ma prima o poi ci si arriva, se ci portiamo dietro una "casa" piena di cultura di pace.