L'Associazione Cultura della Pace, nasce dalle ceneri del Comitato Promotore per l'Obiezione di Coscienza, poi diventato Comitato per l'Obiezione di Coscienza, nato nel Dicembre 1990, con atto costitutivo del 24.01.1991, con lo scopo di promuovere la scelta dell'obiezione di coscienza al servizio militare, quale strada maestra per la costruzione di una società nonviolenta e pacifica, che veda nei mezzi nonviolenti, in alternativa ai mezzi armati, le modalità idonee alla soluzione dei conflitti che sorgono. Il Comitato aveva, quindi, lo scopo di formare ed informare quanti, per motivi religioso-morali, etici o filosofici decidevano di difendere la Patria attraverso lo strumento del Servizio Civile alternativo e non armato, così come previsto dalla Legge n. 772 del 15.12.1972, e la sua successiva riforma normata dalla Legge n. 230 del 08.07.1998.

Con la legge n. 331 del 14.11.2000, che sanciva la sospensione dell'obbligatorietà del servizio militare, il Comitato decideva di diventare, avendo raggiunto il suo scopo sociale, Associazione Cultura della Pace.

Ciò che chiamiamo civiltà, è la crescita dell'umanità verso valori universali, verso il fine o, se vogliamo, verso l'utopia dell'etica. Tale cammino accidentato ha bisogno di azioni concrete, di politica e di diritto, altrimenti resterebbe un'idea vuota e astratta. Qui entra in gioco la cultura nonviolenta, come 'chiave' per aprire porte fisiche e mentali, per avvicinare la realtà, all'ideale etico. Il nonviolento sa che un mondo ideale non esiste, ma lo desidera fortemente e sa mettere in circolo questo suo desiderio, sotto forma di comportamenti e azioni, tesi a modificare una realtà percepita come inadeguata. Il nonviolento ricerca una libertà concreta e vuole costruire 'dal basso', una struttura sociale che sia la base della propria libertà, senza aspettare che il potere regali qualcosa 'dall'alto', ma cercando di essere un portatore attivo di potere-possibilità da sviluppare a favore di tutti. Allora, partendo dall'idea-chiave del non uccidere, estesa a tutti gli esseri viventi, si passa per successivi gradi di prossimità, alla percezione di poter vivere in modo diverso, concentrandosi su ciò che è essenziale, sino ad arrivare ad una economia/ecologia dei bisogni e delle necessità.

Dal 1990 l'Associazione Cultura della Pace opera localmente, ma via via aprendosi sempre più a esperienze e contributi esterni, per far conoscere l'approccio ideale e operativo della nonviolenza applicato allo spazio sociale che tutti condividiamo. Dal 1992 assegna un significativo Premio Nazionale Cultura della Pace a quei tranquilli pionieri che ci indicano nuove strade per vivere meglio ogni aspetto del quotidiano. Sono questi 'attori fuori copione', che ci piacciono in quanto piccoli sabotatori di un ordine globale basato sull'esclusione truccata da falsa integrazione, ovvero assimilazione delle svariate identità umane, a puro scopo commerciale, con conseguente appiattimento e omologazione. Tra i premiati ci sono laici e religiosi, eretici e innovatori, che in campi diversi hanno raggiunto un illuminato pensiero globale agito localmente. L'Associazione non chiede adesioni di puro idealismo, nobile in sé, ma inconsistente nei fatti, ma chiede e tenta di avviare interventi dentro la vita reale, svolgendo da sempre attività educative nelle scuole o raccogliendo fondi per realtà che si occupano dell'Altro. Esiste una forza sotterranea, ma potente, in ognuno di noi, da quella che mosse giganti come Gandhi o Martin Luther King, fino a quella, altrettanto importante, trasmessa lungo le generazioni da ogni uomo o donna di buona volontà. Quella tensione verso la verità e il miglioramento di sé, che sono la dignità stessa del vivere.

L'Associazione Cultura della Pace in questi anni ha iniziato progetti riguardanti la ricerca scientifica sulla nonviolenza attraverso l'istituzione della Borsa di Studio “Angiolino e Giovanni Acquisti” e l'istituzione della figura di Ambasciatore della Cultura della Pace. Lavora in partnership con la Fondazione Internazionale Don Luigi Di Liegro, con il Movimento Nonviolento e con il Galtung-Institut for Peace Theory and Peace Practice.

L’Associazione Cultura della Pace è supportata da Soci Onorari che aiutano il normale svolgimento delle varie attività e vanno a costituire il Comitato Scientifico dell'associazione. Sono stati Soci Onorari Chiara Ingrao, Portavoce nazionale dell’Associazione per la Pace, Mons. Luigi Di Liegro, direttore della Caritas di Roma, Fabrizio Fabbrini, docente di Storia Antica presso l’Università di Siena – Sede di Arezzo e primo obiettore di coscienza cattolico in Italia e David Sassoli, Deputato Europeo e Presidente del Parlamento Europeo. Attualmente l’associazione si avvale della collaborazione di Luigina Di Liegro, nipote di Don Luigi e Segretario Generale della Fondazione Internazionale Don Luigi Di Liegro, di Massimo Valpiana, Presidente del Movimento Nonviolento e di Don Achille Rossi, giornalista, filosofo e teologo.

Grazie a questo impegno, la città di Sansepolcro si è avvalsa del titolo di "Città della Cultura della Pace".

Nel 2020, il 28 e 29 Agosto, l'Archivio Nazionale della Poesia inedita, "Poesie nel Cassetto", presieduto da Vito Taverna, ha dedicato il suo XXX Convegno, dal titolo "Dimorerà il mio popolo nella bellezza della Pace", all'Associazione Cultura della Pace.

Presidente dell'Associazione Cultura della Pace: Elisa Celicchi

Responsabile Economico: Francesca Cardelli

In partnership con Fondazione Internazionale Don Luigi Di Liegro,

Movimento Nonviolento Galtung-Institut for Peace Theory and Peace Practice

e con Slow Food - Buono, Pulito e Giusto