Giorno di festa

Data pubblicazione: Jan 21, 2021 5:17:55 PM

22 gennaio: entra in vigore il Trattato di proibizione delle armi nucleari

Giornata di Festa per l’entrata in vigore del Trattato di proibizione delle armi nucleari TPNW: le iniziative di “Italia, ripensaci” per venerdì 22 gennaio 2021. Sul sito www.serenoregis.org la battaglia (vinta) delle organizzazioni nonviolente tra le quali, Rete Italiana Pace e Disarmo, Premio Nazionale Nonviolenza nel 2020

Venerdì 22 gennaio 2021 sarà un giorno di festa per le campagne internazionali impegnate per il disarmo nucleare e dunque anche per Senzatomica e Rete Italiana Pace e Disarmo, promotrici nel nostro Paese della mobilitazione “Italia, ripensaci”. Venerdì 22 infatti, a 90 giorni dalla 50ª ratifica sottoscritta dall’Honduras, entrerà in vigore il Trattato Internazionale per la Proibizione delle Armi Nucleari TPNW discusso e votato all’ONU nel luglio del 2017. Una norma internazionale che diventerà cogente per i 51 Paesi che attualmente l’hanno sottoscritta e che è stata fortemente voluta dalla società civile internazionale riunita nella International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (insignita per questi sforzi del Premio Nobel per la pace 2017).

Così come i partner internazionali, anche le nostre organizzazioni promotrici di “Italia, ripensaci” (insieme a tutte le loro associazioni territoriali) hanno deciso di organizzare alcuni appuntamenti per celebrare questo momento storico e rinnovare i contenuti delle iniziative in corso per il disarmo nucleare, con la richiesta che anche l’Italia si allinei a questo percorso internazionale di messa al bando delle armi più inumane della storia.

La festa inizierà a partire dalle 11:30 con un collegamento in diretta con i territori in cui sono presenti testate nucleari statunitensi, nelle basi di Aviano e Ghedi. Verrà inoltre dato spazio anche a testimonianze provenienti dalla zona di produzione dei cacciabombardieri F-35, previsti con “capacità nucleare” anche per i alcuni velivoli che saranno in dotazione all’Aeronautica militare Italiana. Passeremo poi ad alcune delle simboliche iniziative di festa ed accoglienza per il Trattato che venerdì saranno realizzate in molte città, in particolare con manifesti u?ciali delle Amministrazioni Locali e con il suono delle campane di torri civiche e chiese a mezzogiorno.

Alle 17:30 una successiva diretta web raccoglierà le considerazioni, le testimonianze, i racconti di esponenti della società civile e degli Enti Locali italiani che in questi anni hanno lavorato quotidianamente per sostenere ICAN e “Italia, ripensaci”. Verranno ripercorsi anche i momenti salienti e le tappe che ci hanno portato al Trattato TPNW e che saranno la base su cui costruire i prossimi passi del disarmo nucleare globale. Sarà una grande occasione di fare festa insieme a tutti “gli amici e le amiche del Trattato TPNW”, esprimendo l’enorme soddisfazione per questo storico risultato raggiunto dalla società civile di tutto il mondo. Verranno inoltre di?usi i risultati di un sondaggio internazionale, relativo anche all’Italia, sul sostegno delle opinioni pubbliche di vari Paesi a favore del TPNW.

Nella stessa giornata di venerdì 22 gennaio la mobilitazione “Italia, ripensaci” rilancerà anche due appuntamenti internazionali di celebrazione per il Trattato TPNW organizzati in particolare dall’International Peace Bureau, con un “party virtuale” che avrà inizio alle ore 13:00, e dalla International Campaign to Abolish Nuclear Weapons che raccoglierà esponenti ed esperti di tutto il mondo nello “Studio 21.22” in programma a partire dalle 21 della sera.

Per seguire la diretta dell’incontro “Le campane accolgono il TPNW: collegamenti dai territori e dalle basi “nucleari” in Italia” delle 11:30

https://www.facebook.com/RetePaceDisarmo/videos/408854087063406

Per seguire la diretta dell’incontro “In festa per il Trattato: collegamenti da tutta Italia con gli amici del Trattato TPNW” delle 17:30

https://www.facebook.com/RetePaceDisarmo/videos/676566743021964

Alcune note e informazioni sul Trattato TPNW e sulla sua entrata in vigore

Punti chiave di questo risultato storico

  • Anche gli Stati che si sono rifiutati di aderire al TPNW saranno coinvolti dalla sua entrata in vigore.

  • I precedenti trattati di disarmo hanno portato a un cambiamento di comportamento anche nei Paesi che si sono rifiutati di aderire.

  • C’è una nuova realtà nel disarmo internazionale, ed è un mondo dove le armi nucleari sono vietate.

  • Decenni di attivismo hanno raggiunto quello che molti dicevano fosse impossibile: le armi nucleari sono vietate. La democrazia ha trionfato, la stragrande maggioranza delle persone nel mondo sostiene il TPNW.

  • Ora aderiranno altri Stati, come è successo con l’entrata in vigore di ogni altro Trattato di questo tipo

Cosa cambierà

Ci sono diversi modi in cui tutti gli Stati saranno interessati nei mesi ed eventualmente negli anni successivi all’entrata in vigore, non solo quelli che hanno ratificato il Trattato. L’attivismo è la chiave per far progredire questi impatti.

Cosa diventa illegale esattamente?

Il Trattato TPNW proibisce specificamente l’uso, lo sviluppo, i test, la produzione, la produzione, la fabbricazione, l’acquisizione, il possesso, il possesso, l’immagazzinamento, il trasferimento, la ricezione, la minaccia di usare, lo stazionamento, l’installazione o il dispiegamento di armi nucleari. Il Trattato rende illegale per i paesi che lo firmano permettere qualsiasi violazione nella loro giurisdizione o assistere, incoraggiare o indurre qualcuno ad impegnarsi in una di queste attività. Il Trattato ra?orza la norma contro le armi nucleari come primo strumento legale per vietarle.

Per ulteriori informazioni sulle implicazioni legali, leggere il documento informativo di ICAN.

Impatto sulle alleanze militari

Gli Stati che non sono parte di alleanze militari con gli Stati firmatari possono essere interessati dall’entrata in vigore del TPNW se gli Stati firmatari sono tenuti a modificare la loro cooperazione con gli Stati dotati di armi nucleari e con quelli alleati a causa dei loro obblighi derivanti dal trattato. Ad esempio, mentre i membri della NATO possono aderire senza problemi al TPNW per essere in regola una volta entrato in vigore questi Stati dovranno rinunciare all’uso di armi nucleari per loro conto.

Impatto sulla produzione e sull’uso

Gli ultimi decenni insegnano che con l’entrata in vigore di altri Trattati di proibizione di armamenti la produzione di armi vietate tra gli Stati che ne fanno parte e gli Stati che non ne fanno parte è praticamente cessata. Ad esempio aziende statunitensi che producono munizioni a grappolo negli Stati Uniti hanno cessato la produzione da quando è entrato in vigore, nonostante gli Stati Uniti non ne siano parte.

Lo stesso avviene per quanto riguarda uso e trasferimento: dopo l’entrata in vigore del Trattato sulle mine anti-persona i circa 34 Stati che hanno esportato mine terrestri hanno cessato tutti i trasferimenti (nonostante non abbiano aderito al Trattato). Gli Stati Uniti hanno modificato la loro posizione sulle mine terrestri e sulle munizioni a grappolo dopo l’entrata in vigore di questi trattati.

L’entrata in vigore di precedenti divieti su specifiche armi (ad esempio per quanto riguarda le mine anti- persona o le munizioni a grappolo) ha portato a cambiamenti concreti ed evidente anche nella produzione, nelle politiche di utilizzo e nel trasferimento di queste armi anche nell’ambito di Stati non partecipanti a tali norme internazionali. Ciò avverrà anche per il TPNW inquinato alcune aziende hanno già iniziato ad adeguarsi a questo nuovo panorama giuridico.

Cosa significa questo per gli istituti finanziari?

Poiché l’assistenza è proibita dal Trattato, per molti Stati ciò significherà come in altri casi che il finanziamento o l’investimento nella produzione di armi nucleari venga considerato una violazione. Gli istituti finanziari spesso scelgono di non investire in “attività su armi controverse”, che sono tipicamente armi proibite dal diritto internazionale. L’entrata in vigore del TPNW colloca chiaramente le armi nucleari in questa categoria e probabilmente innescherà ulteriori disinvestimenti. Inoltre, gli Stati parte possono impartire direttive alle istituzioni finanziarie sotto la loro giurisdizione per la cessione da parte di società che producono l’arma proibita in Stati non parte. In previsione dell’entrata in vigore del TPNW, alcune istituzioni finanziarie, tra cui ABP, uno dei cinque maggiori fondi pensione del mondo, hanno già deciso di non investire più in produttori di armi nucleari.

Pressione internazionale

Gli Stati parte di questo Trattato TPNW avranno ora l’obbligo di sollecitare altri Stati ad aderire e dovranno lavorare per l’universalizzazione del Trattato. Ciò significa che non solo i cittadini, ma anche la pressione dei pari da parte di altri Governi aumenterà nel tempo, durante le visite di Stato, nelle discussioni bilaterali e multilaterali, in una vasta gamma di diversi organi delle Nazioni Unite e di altre organizzazioni internazionali, in altri organi e incontri di Trattati, ecc.

Anche a causa di questa crescente pressione politica e normativa, i Paesi che si oppongono a un Trattato al momento della sua adozione hanno aderito a norme internazionali dopo la loro entrata in vigore. Dato il grande sostegno pubblico al TPNW in molti paesi che non vi hanno ancora aderito (79% degli australiani, 79% degli svedesi, 78% dei norvegesi, 75% dei giapponesi, 84% dei finlandesi, 70% degli italiani, 68% dei tedeschi, 67% dei francesi, 64% dei belgi e 64,7% degli americani) anche questi Paesi potrebbero seguirne l’esempio.

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